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Olio extravergine di oliva di qualità: come riconoscerlo

 In Olio Cultura

L’olio extravergine di oliva di qualità è tra i prodotti più ricercati a livello nazionale e non solo, ma purtroppo è spesso oggetto di frode.

Vediamo allora insieme come verificare la qualità dell’olio extravergine d’oliva sia dall’etichetta che dalle proprietà del prodotto.

Controllo qualità olio extravergine di oliva

La prima cosa da prendere in considerazione è l’etichetta, oltre all’eventuale documentazione che accompagni l’olio. Purtroppo, la legge non fissa dei criteri precisi su cosa deve essere scritto nell’etichetta, però, maggiori sono i dati analitici riportati, maggiori sono le probabilità che il produttore sia trasparente e seriamente interessato ad informare correttamente il consumatore.

Le informazioni veramente essenziali, che non devono mancare mai, sono le seguenti:

  • la qualità dell’olio extravergine di oliva contenuta nella bottiglia
  • la data di confezionamento
  • l’identità del produttore
  • la categoria merceologica dell’olio (olio d’oliva, evo, ecc…)

Importante controllare anche le condizioni di conservazione del prodotto, sono sempre da preferire, infatti, le bottiglie fasciate o di vetro scuro, perché l’eccessiva esposizione alla luce potrebbe modificare in peggio le proprietà organolettiche dell’olio.

Olio extravergine di qualità superiore

Se il prodotto ha ottenuto il riconoscimento di tipicità DOP o IGP, saranno presenti anche gli estremi come la denominazione di origine protetta o l’indicazione geografica protetta.

Ricordiamo che la produzione di oliva DOP deve seguire un processo ben preciso, per tale motivo si tratta di un prodotto protetto dalle contraffazioni in tutta Europa.

L’olivicoltore la cui azienda si trova in un territorio che ha ottenuto questo riconoscimento e che intende commercializzare la propria produzione di olio con il marchio DOP, deve attenersi ad uno specifico disciplinare di produzione e sottostare al controllo di un “Ente di Certificazione” indipendente, riconosciuto dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali.

Il disciplinare di produzione contiene tutte le norme di coltivazione dell’oliveto, di raccolta e confezionamento dell’olio di oliva che devono essere rigorosamente rispettate per l’ottenimento dell’olio a marchio DOP.

Extravergine di oliva qualità chimiche

Per valutare un olio extravergine di oliva di qualità è importante valutare i parametri chimici principali che contribuiscono a caratterizzare il prodotto come l’acidità, il numero di perossidi e polifenoli, antiossidanti, vitamine e minerali.

I polifenoli sono uno degli elementi fondamentali per la determinazione dell’olio stesso. Si tratta di antiossidanti naturali, antitumorali, antitrombiniche ed antinfiammatorie.

L’acidità dell’olio viene rilevata, invece, tramite analisi di laboratorio e non sempre è possibile percepirla a livello organolettico. Un basso grado di acidità nell’olio extravergine di oliva, però, è condizione necessaria per attestare l’elevato livello qualitativo dello stesso.

Anche i perossidi, vengono determinati tramite analisi di laboratorio ed indicano un’alterazione di tipo ossidativo, sinonimo di degradazione ed invecchiamento. Un elevato numero di perossidi, infatti, riesce a mettere in evidenza un processo di ossidazione già avviato ed irreversibile, che porta alla progressiva degradazione di molti composti fondamentali per la nostra alimentazione (vitamine, polifenoli, etc.), oltre al graduale irrancidimento dell’olio che diviene anche sgradevole al gusto.

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